L’EVOLUZIONE DEL PIANO TRIENNALE ICT
A partire dalla Legge di Stabilità 2016, che ne riproponeva gli obiettivi e i caratteri generali, il Piano triennale ha esercitato la funzione di riferimento essenziale nella pianificazione delle azioni di digitalizzazione della PA, in un periodo di marcata razionalizzazione e standardizzazione di alcuni strumenti trasversali (infrastrutture, piattaforme). Laddove la prima edizione (2017-2019) poneva l’accento sull’introduzione del Modello strategico dell’informatica nella PA e la seconda edizione (2019-2021) si proponeva di dettagliare l’implementazione del modello, il Piano triennale 2020-2022 e il suo aggiornamento 2021-2023 sono stati maggiormente focalizzati sulla componente implementativa, ossia sull’attenzione alle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati.
L’aggiornamento 2022 – 2024 costituisce l’evoluzione delle due precedenti edizioni, ma, in modo ancor più evidente, attribuisce uno spazio più rilevante al PNRR, oltre a fornire un quadro organico dei vari ambiti di cui si compone, tramite la collaborazione con i soggetti che esercitano competenze istituzionali e responsabilità sull’implementazione.
STRATEGIA E PRINCIPI GUIDA
La strategia è volta a:
favorire lo sviluppo di una società digitale, dove i servizi mettono al centro i cittadini e le imprese, attraverso la digitalizzazione della pubblica amministrazione che costituisce il motore di sviluppo per tutto il Paese,
promuovere lo sviluppo sostenibile, etico ed inclusivo, attraverso l’innovazione e la digitalizzazione al servizio delle persone, delle comunità e dei territori, nel rispetto della sostenibilità ambientale,
contribuire alla diffusione delle nuove tecnologie digitali nel tessuto produttivo italiano, incentivando la standardizzazione, l’innovazione e la sperimentazione nell’ambito dei servizi pubblici.
I principi guida del Piano sono:
digital & mobile first per i servizi, che devono essere accessibili in via esclusiva con sistemi di identità digitale definiti dalla normativa assicurando almeno l’accesso tramite SPID;
cloud first (cloud come prima opzione): le pubbliche amministrazioni, in fase di definizione di un nuovo progetto e di sviluppo di nuovi servizi, adottano primariamente il paradigma cloud, tenendo conto della necessità di prevenire il rischio di lock-in;
servizi inclusivi e accessibili che vengano incontro alle diverse esigenze delle persone e dei singoli territori e siano interoperabili by design in modo da poter funzionare in modalità integrata e senza interruzioni in tutto il mercato unico esponendo le opportune API;
sicurezza e privacy by design: i servizi digitali devono essere progettati ed erogati in modo sicuro e garantire la protezione dei dati personali;
user-centric, data driven e agile: le amministrazioni sviluppano i servizi digitali, prevedendo modalità agili di miglioramento continuo, partendo dall’esperienza dell'utente e basandosi sulla continua misurazione di prestazioni e utilizzo e rendono disponibili a livello transfrontaliero i servizi pubblici digitali rilevanti secondo il principio transfrontaliero by design
once only: le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite;
dati pubblici un bene comune: il patrimonio informativo della pubblica amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile;
codice aperto: le pubbliche amministrazioni devono prediligere l’utilizzo di software con codice aperto e, nel caso di software sviluppato per loro conto, deve essere reso disponibile il codice sorgente.
L’AGGIORNAMENTO 2022- 2024
In continuità con la precedente edizione, nell’aggiornamento 2022-2024 del Piano Triennale si conferma l’attenzione sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi predefiniti.
La struttura mantiene la suddivisione in tre parti:
PARTE I – IL PIANO TRIENNALE composta da un’introduzione, seguita dalla descrizione della strategia e un approfondimento sui principi guida dell’Agenzia.
PARTE II – LE COMPONENTI TECNOLOGICHE suddivisa in 6 capitoli corrispondenti ai livelli rappresentati nel Modello strategico.
PARTE III – LA GOVERNANCE suddivisa in 2 capitoli che descrivono le leve per l’innovazione e la governance da attuare per la trasformazione digitale del Paese e le azioni in carico alle amministrazioni.
All’interno del Piano sono presenti numerosi riferimenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 1) tramite la citazione a riforme e investimenti, nonché agli avvisi di finanziamento per le PA italiane.
Il Piano è stato approvato con Decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale.
IL FORMAT PT
Nel corso del 2021 AGID – attraverso un percorso di co-progettazione con un gruppo pilota di amministrazioni centrali e locali – ha definito un modello standard per la redazione del Piano Triennale per l’informatica da parte delle PA, denominato Format PT.
La predisposizione del Format PT risponde da un lato al compito istituzionale dell’Agenzia di programmazione e coordinamento delle attività delle amministrazioni mediante la redazione e la successiva verifica dell’attuazione del Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione previsto dall’art. 14 bis del CAD; dall’altro all’esigenza di supportare le amministrazioni attraverso la predisposizione di uno strumento che possa facilitare la redazione del Piano ICT di ciascuna PA.
Attraverso il Format PT, infatti, è possibile:
- uniformare e rendere omogenei i Piani triennali ICT delle diverse Amministrazioni e il Piano triennale AGID;
- facilitare le attività di redazione del Piano di ciascuna Amministrazione.
Di seguito il LINK al Piano Triennale per l’Informatica 2022-2024: https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/piano_triennale_per_linformatica_nella_pa_2022-2024.pdf